LA GENITORIALITÀ

“Non ce la faccio più”, “Non lo capisco più”, “Sono molto preoccupato”.

Quali sono i genitori che non hanno mai pronunciato queste parole?
Si aiutano i genitori a “sostenere” le difficoltà della funzione genitoriale, cercando di comprendere l’immagine interna che ciascuno ha dei propri genitori e l’immagine che ciascuno ha del proprio ruolo di genitore.

Le rappresentazioni interne dei propri genitori influenzano il proprio modo di essere padre e madre, perché la relazione con la famiglia d’origine è inevitabile e porta con sé risorse ma anche angosce.
La funzione genitoriale evolve per tutta la vita, dall’infanzia all’adolescenza, all’età adulta e in questa continua trasformazione, il genitore deve rivisitare costantemente le proprie rappresentazioni interne, per consentire al figlio di liberarsi dalle ansie e dalle aspettative del padre e della madre.
Il sostegno genitoriale è rivolto alle coppie che desiderano avere un figlio, ai genitori e ai futuri genitori. Sono varie le tematiche che possono essere affrontate: dalle difficoltà di concepimento alle difficoltà educative, compresa l’esperienza della gravidanza vissuta in maniera diversa dalla madre e dal padre, la preparazione al parto, l’allattamento al seno, l’attaccamento e quindi la separazione del bambino dalla madre. Si percorre inoltre l’esperienza della scuola, le scelte educative. Si tratta la prevenzione di eventuali disturbi psicologici dei genitori o dei figli allo scopo di raggiungere e mantenere l’equilibrio e l’armonia famigliare.

Queste consultazioni mirano a promuovere il rapporto con vostro figlio ma anche con voi stessi, a rispondere alle vostre domande, a supportarvi in situazioni destabilizzanti o dolorose e ad aiutarvi nelle scelte educative. Vi guiderò ad ascoltare i vostri sentimenti e quelli di vostro figlio, per aiutarvi a fidarvi di lui e di voi stessi, di quello che avete deciso di fare, soprattutto in situazioni complesse. Possiamo quindi esplorare insieme le esigenze di vostro figlio e le vostre, imparando a utilizzare le vostre risorse per sviluppare soluzioni creative e rispettose di ciascuno, genitori e figli

Sostegno alla genitorialità

I CASI PIÙ FREQUENTI IN CUI IL SOSTEGNO GENITORIALE PUÒ ESSERE UTILE:

  • Difficoltà psico-educative (l’aspetto dell’autorevolezza/autorità genitoriale e il timore di essere maltrattanti, la presenza in famiglia di un figlio disabile)
  • Situazioni di vita transitorie e dolorose per la famiglia (divorzio, genitori sull’orlo della rottura, famiglia monoparentale, “il segreto di famiglia”)
  • Eventi interni alla famiglia che portano con sé vissuti di alienazione e sofferenza da parte dei genitori (lutto, difficoltà e/o fallimento scolastico o bambino iperdotato, adozione, bambino “tiranno”, elevata conflittualità tra fratelli)
  • Eventi esterni (bambino vittima di bullismo, molestie a un bambino, stupro, abuso)
  • Necessità di sostegno ai genitori per migliorare le proprie competenze genitoriali, per aiutarli ad una lettura più adeguata dei bisogni dei figli, a sostenerli nell’elaborare le più idonee modalità comunicative tra genitori, allo scopo di far arrivare ai figli un messaggio educativo coerente.
Sostegno alla genitorialità

COME SI SVOLGE IL LAVORO CON I GENITORI?

Il terapeuta guida, ascolta, sostiene e spiega i principi fondamentali della psicologia dello sviluppo del bambino e dell’adolescente allo scopo di fornire delle chiavi di lettura del comportamento dei propri figli. Insieme si studiano e si mettono a punto le diverse strategie educative e relazionali per rilanciare una dinamica famigliare e personale arrivata ad un momento di stallo.
Al di là dei semplici consigli, il mio obiettivo è quello di indurre un cambiamento terapeutico, un assetto mentale diverso nei genitori. Ad esempio, si cerca di stabilire un collegamento tra i vissuti della propria infanzia come figli e il comportamento genitoriale messo in atto con i propri figli. La consapevolezza di questi legami transgenerazionali fa sì che il genitore diventi attore nel cambiamento e/o miglioramento delle proprie funzioni genitoriali.

L’INTERVENTO SI PONE I SEGUENTI OBIETTIVI:

  • aiutare i genitori ad acquisire tecniche efficaci di comunicazione e ascolto che facilitino le relazioni in ambito famigliare e che permettano di comprendere i reali bisogni dei figli in relazione all’età;
  • migliorare le competenze e le risorse parentali per gestire con più facilità le difficoltà nell’educazione dei figli, in particolare nelle condizioni di criticità;
  • stimolare la consapevolezza del proprio vissuto emotivo come genitori e del proprio comportamento educativo;
  • favorire una migliore sintonizzazione con le esigenze ed i bisogni dei figli.

REFERENTE

Barbara De Marchi Psicologa

Barbara De Marchi

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