LOGOPEDIA
La valutazione logopedica rappresenta un passo fondamentale e imprescindibile per una presa in carico efficace. Essa permette infatti di approfondire le problematiche che muovono le famiglie a consultare lo specialista, consentendo di delineare un bilancio dei punti di forza e di debolezza del bambino e stilare di conseguenza mirati e puntuali obiettivi di trattamento.
In medicina, per “valutazione” si intende il giudizio periodico delle condizioni di un paziente, attribuendo, laddove possibile, valori numerici che consentano un confronto tra il “prima” e il “dopo”. Analogamente, in logopedia il confronto tra due momenti differenti della crescita del bambino consente di identificarne l’evoluzione e stimare le future traiettorie evolutive. Valutare significa anche attribuire il giusto valore a qualcosa, definire priorità di intervento, accompagnare le famiglie e capire insieme i bisogni dei bambini.
In particolare, la valutazione logopedica pone la lente d’ingrandimento sulle competenze comunicative e linguistiche del bambino, analizzandone i livelli formali (fonologia, lessico, morfologia, sintassi, aspetti sovrasegmentali e metalinguistici) e funzionali (pragmatica del linguaggio, abilità conversazionali, comunicazione non verbale) in input (comprensione) e in output (produzione).
Gli strumenti utilizzati in questa fase della presa in carico sono differenti e dipendono dall’età e dalle caratteristiche del bambino. Possono comprendere test standardizzati, osservazioni dirette e indirette del bambino, descrizioni qualitative, rilevazione indirette di informazioni attraverso la compilazione di questionari da parte dei genitori.
RIABILITAZIONE NEUROPSICOLOGICA
La riabilitazione è orientata all’accelerazione dello sviluppo delle funzioni e dell’integrazione tra esse. La pianificazione dell’intervento riabilitativo avviene in equipe dove si definiscono obiettivi specifici e personalizzati per ciascun bambino tenendo conto della fase di sviluppo delle funzioni, dell’età e delle possibilità di cambiamento.
Quali caratteristiche deve avere un trattamento efficace?
- Essere basato su modelli teorici riconosciuti dalla letteratura nazionale e internazionale (evidence based);
- Avere una durata precisa e definita che tenga conto delle possibilità di miglioramento in un dato periodo di tempo (4-6 mesi a ciclo);
- Avere una frequenza intensiva (2-3 sedute settimanali);
Più un intervento è precoce e intensivo maggiori sono le probabilità di miglioramento.
Solitamente dai 0 ai 36 mesi si possono attivare trattamenti neuropsicomotori per la promozione dello sviluppo posturo-motorio e trattamenti neuropsicologici e/o logopedici volti ad una promozione dello sviluppo degli antecedenti cognitivi e comunicativi del linguaggio, della comprensione linguistica e del linguaggio espressivo.
Dai 3 ai 6 anni trattamenti individuali di accelerazione del linguaggio recettivo ed espressivo, di promozione delle abilità comunicative e di regolazione emotiva e di promozione dei prerequisiti (cognitivi, prassici e linguistici) degli apprendimenti.
Dai 6 ai 14 anni con l’ingresso alla scuola primaria i trattamenti individuali possono essere finalizzati ad una costruzione/potenziamento dei processi di letto-scrittura, delle abilità di calcolo e ad una promozione della qualità del pensiero e di alcune funzioni cognitive (es. attenzione, funzioni esecutive, ecc.).
Infine, dai 14 ai 18 anni si possono attivare interventi mirati alla costruzione di un metodo di studio personalizzato sulla base del profilo di funzionamento del paziente.
A tutte le età vi può essere la necessità di attivare interventi domiciliari con supporto di un educatore e con referenza e monitoraggio di uno psicologo.
Il responsabile del trattamento riabilitativo è il referente clinico (neuropsichiatra infantile o psicologo) e può effettuare incontri periodici con le famiglie per la condivisione del percorso e/o per fornire un supporto educativo o incontri di consulenza agli insegnanti. Inoltre, insieme al terapista (psicologo, logopedista o neuropsicomotricista), definisce il lavoro e coordina le azioni necessarie per il raggiungimento degli obiettivi.
Le sedute di riabilitazione si svolgono con incontri di durata variabile a seconda della necessità (30-45-60 minuti) e a frequenza bi o tri settimanale.
Un ciclo riabilitativo si conclude con una valutazione di controllo (follow-up) con l’obiettivo di osservare gli obiettivi raggiunti, la modificazione delle traiettorie di sviluppo e ridefinire la presa in carico.