NEUROPSICOLOGIA: COME OPERIAMO
Psyché è un’equipe di lavoro multidisciplinare che opera in libera professione.
Questo modello di cura è possibile solo grazie ad un lavoro di gruppo in cui le diverse professionalità si confrontano e condividono settimanalmente gli aspetti diagnostici e terapeutici di ogni singolo paziente.
Le attività dello studio Psyché sono rivolte ai pazienti che necessitano di un primo parere clinico, a pazienti già in carico per follow-up o a pazienti in carico presso altri servizi che necessitano di approfondimento diagnostico o riabilitazione.
La consulenza, a seconda delle necessità, può prevedere:
- Colloquio anamnestico con i genitori: uno dei momenti più importanti della presa in carico. Consente, assieme alla famiglia di comprendere la problematica, di ricostruire la storia di vita del bambino attraverso una raccolta dettagliata delle principali tappe di sviluppo e di raccogliere informazioni circa il piano comportamentale, sociale e scolastico. Questo incontro è fondamentale perché permette di fare una prima fotografia del problema rilevando la presenza di segni associati ad esso e di indicatori di rischio generali o specifici;
- Valutazione diagnostica (sviluppo psico-affettivo, relazionale, cognitivo e neuropsicologico). A seconda delle difficoltà riportate dalla famiglia e dall’età di sviluppo in sede di anamnesi o nel corso della valutazione stessa saranno definite le aree oggetto di valutazione e il numero d’incontri necessari
- Colloquio di restituzione ai genitori o ai ragazzi stessi quando raggiunta la maggiore età;
- Relazione clinica scritta con sintesi della valutazione effettuata e conclusioni diagnostiche, ipotesi di progetto di presa in carico, forme di tutela scolastica, indicazioni per la didattica scolastica ed extrascolastica;
I controlli e quindi i monitoraggi evolutivi saranno definiti di volta in volta, a seconda delle necessità, con la famiglia.
Se si attiva un trattamento riabilitativo esso ha a come scopo l’accelerazione dei processi di sviluppo e di apprendimento del bambino e quindi una riduzione della distanza tra le traiettorie di sviluppo atipiche del paziente e lo sviluppo tipico. Questo lavoro è possibile e consigliato fin dalle primissime età poiché intervenire sulle “deviazioni” in momenti di maggiore plasticità consente di fornire dei supporti e di limitare un decorso atipico.
Ad ogni età e a seconda della problematica vengono attivati trattamenti differenti. Alla base di ciascun intervento vi è la personalizzazione del programma terapeutico e delle attività.